Attenzione: tutti i consigli in questo articolo non sostituiscono le opinioni di un medico!
Una delle domande che più spesso mi fanno sul Kilimangiaro riguarda la salute e in particolare i vaccini.
Ti consiglio di prendere un appuntamento con il tuo medico due o tre mesi prima di arrivare in Tanzania. Fallo il prima possibile per evitare contrattempi sanitari, ma anche per la lungaggine burocratica di fare i vaccini in alcune aziende sanitarie.
Non ci sono vaccini particolari per la scalata del Kilimangiaro, ma dovrai avere quello contro la febbre gialla per entrare in Tanzania. Per altre misure sanitarie dipende da dove andrai prima e dopo la spedizione. Ti consiglio di controllare sulla pagina della Tanzania del portale Viaggiare Sicuri per gli ultimi aggiornamenti.
Se cerchi consigli di prima mano da chi è appena stato sul Kilimangiaro, ti consiglio di entrare nel nostro gruppo Facebook:
Febbre gialla
Come ti ho anticipato poco fa, è obbligatorio avere la vaccinazione per la febbre gialla al tuo arrivo in Tanzania se arrivi da un paese dove la malattia è endemica. La maggior parte dei paesi africani rientra in questa lista. Se fai uno scalo superiore alle 12 ore in uno di questi paesi, dovrai necessariamente mostrare il libretto giallo che attesta la tua vaccinazione. Questo è un rischio in caso di ritardi dei voli per chi sceglie di arrivare al Kilimangiaro passando per Etiopia o Kenya.
Ricordati che il vaccino, per essere accettato alla frontiera, dovrà essere stato fatto almeno 10 giorni prima dell’arrivo: visto che a volte ci sono degli effetti indesiderati per qualche giorno, hai tutte le buone ragioni per farlo il più presto possibile!
Malattie da tenere d’occhio
Su Viaggiare Sicuri si menziona la presenza di varie malattie, per molte delle quali ci si può vaccinare prima di viaggiare in Tanzania.
Inoltre, non ti dimenticare di avere aggiornato le vaccinazioni di “base” come morbillo, rosolia, orecchioni, varicella, difterite, tetano e polio. Nonostante tutti i consigli che leggerai qua sotto, non dimenticare di consultare un medico.
Epatite A e B
L’epatite A si trasmette attraverso acqua (e ghiaccio nei cocktail) e cibo, normalmente verdure e frutta non lavate in maniera appropriata o non sbucciate. L’epatite A è presente anche in zone non troppo remote, quindi fai sempre bene attenzione a quello che assumi.
L’epatite B, invece, si trasmette attraverso i fluidi corporei, quindi anche le siringhe. Stai attento nelle aree remote ai tuoi comportamenti sessuali e alle cure sanitarie che ricevi.
Tifo
Il tifo è abbastanza comune nel continente africano. Si trasmette attraverso il cibo e l’acqua. Quindi, ancora una volta, stai attento all’igiene alimentare, evita cibo crudo, street-food e il ghiaccio del tuo mojito.
Tetano
Il tetano si prende tagliandosi: il batterio che lo causa si trova per terra o nelle feci animali. Il vaccino del tetano dura 10 anni e basta non dimenticarselo per essere ben protetto durante il tuo viaggio.
Colera
Con il colera non si scherza! Si trasmette attraverso l’acqua a causa di poca igiene. Il dottore può consigliarti il vaccino, ma in generale basta bere acqua imbottigliata ed evitare luoghi malsani.
Rabbia
Se ti dovesse venire in mente di giocare con un cane di strada a Moshi o Arusha, sappi che potresti beccarti la rabbia se ti morde. In caso d ferita dovuta al morso di un animale, meglio correre in ospedale a fare l’anti-rabbica.
Malaria
Eccoci alla malattia che più spaventa quando si viaggia in Africa. Ti dico già che sul Kilimangiaro non c’è la malaria, dal momento che le zanzare non vivono oltre i 2000 metri di altitudine.
Discorso diverso a Moshi o Arusha, dove gli insetti potrebbero passarti il parassita che provoca la malattia. Non sottovalutare la malaria, ma non farti spaventare eccessivamente. Nonostante possa essere mortale, nella maggior parte dei casi si tratta di fare tre giorni di febbre molto alta. Nei paesi tropicali dove è endemica, la malaria si rileva facilmente e in fretta: dal momento che si cura con delle semplici pastiglie molto comuni, non dovresti avere problemi in Tanzania. Discorso diverso se ti esce in Italia, visto che il periodo d’incubazione è di 10 o 15 giorni: in questo caso i medici potrebbero non rilevarla subito e ritardare la cura.
Ho fatto la malaria e sono abituato ai climi e alle zanzare tropicali, quindi non prendo prevenzioni mediche. A tutti i viaggiatori dall’Italia, però, consiglio di verificare con il medico se è il caso di fare la profilassi antimalarica per stare abbastanza tranquilli durante la vacanza.
In ogni caso non ti dimenticare di proteggerti con il repellente e maniche e pantaloni lunghi, soprattutto all’alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive. Inoltre, dormi sotto la zanzariera per una protezione extra.
Diarrea del viaggiatore
Sicuramente il problema maggiore per chi viaggia in zone dove l’igiene ha standard inferiori a quelli abituali: i problemi intestinali. La diarrea si può prendere in vari modi e spesso è sufficiente stare molto attenti all’igiene, al cibo e all’acqua che si assumono.
Eccoti alcuni consigli che possono evitarti spiacevoli giornate:
- Bevi sempre acqua della bottiglie ed evita quella di fiumi o pozzi. Se non la trovi, falla bollire o bevi direttamente il tè. Evita il ghiaccio, spesso anche negli hotel di lusso lo fanno con acqua di rubinetto, quindi potenzialmente pericolosa.
- Non mangiare frutta che non puoi sbucciare.
- Evita le verdure crude, almeno che tu non sia sicuro che siano state lavate con acqua pulita.
- Anche se sei un amante della fiorentina al sangue, mangia sempre la carne ben cotta.
- Pulisciti accuratamente le mani prima di mangiare, un gel disinfettante è sufficiente.
Medicine da portare
Ancora un volta voglio sottolineare che questi consigli non sostituiscono quelli del tuo dottore. Ti consiglio in ogni caso di valutare con lui se aggiungere o meno queste medicine al resto delle cose indispensabili sul Kilimangiaro:
- Il diamox per il mal di montagna
- Ibuprofene
- Un antibiotico per curare la diarrea
- Dei fermenti lattici per mantenere equilibrato l’intestino
- La profilassi antimalarica, se decidi di farla
Conclusione
Come hai potuto leggere, bastano pochi accorgimenti per evitare spiacevoli conseguenze durante la scalata del Kilimangiaro e aumentare le tue probabilità di arrivare in vetta. Per qualunque domanda, non esitare a lasciare un commento qua sotto!