Manca poco per la scalata del Kilimangiaro e ti trovi con la valigia aperta davanti, l’armadio pronto ad essere svuotato e la prima domanda che ti viene in mente è: “Che tempo fa sul Kilimangiaro e nelle aree più vicine?”.

Ecco, in questo articolo puoi trovare la risposta che stai cercando. 

Il Kilimangiaro, con i suoi 5895 metri di altitudine è il monte più alto del continente africano, composto da tre coni vulcanici che prendono il nome di Kibo, Mawenzi e Shira. Quest’ultimo è il cratere più antico, situato ad ovest, con un’altitudine di 3.962 metri, mentre il Mawenzi è situato al lato opposto (est) ad un’altitudine di 5149 metri.

Il cratere Kibo è il più recente e ancora oggi mostra dei segnali di attività, proprio tra questo cratere e il Mawenzi giace una piattaforma di 3600 ettari, che prende il nome di “sella dei venti” e costituisce l’area di tundra più grande dell’Africa.

Questo articolo è per te che sei alla ricerca di maggiori informazioni per vivere la tua grande avventura su una delle “seven summits”, oppure sei in fase di organizzazione per il tuo primo viaggio in Africa e mostri il tuo interesse per il monte più imponente e alto del continente.

Il clima sul Kilimangiaro: come cambia il meteo durante la scalata

Sul monte più alto del continente africano il clima può cambiare velocemente e variare dall’estremo caldo all’estremo freddo nell’arco di una giornata. Le temperature sul Kilimangiaro, infatti, sono determinate dall’altitudine e dal periodo della giornata:

  • Alla base della montagna potrai trovare una temperatura media di circa 20-30°C;
  • Sulla cima Uhuru Peak le temperature possono variare da -20 a -5°C.


In base alla tua esperienza con le escursioni e le scalate, potrai ben comprendere quanto sia difficile prevedere il tempo sulle grandi montagne e dovrai preparare il tuo borsone con tutti gli strumenti utili per il caldo, le giornate soleggiate, la pioggia, il vento e la neve.

Come ben sai, il periodo migliore per scalare il Kilimangiaro coincide con la stagione secca, tuttavia, preparati per la possibile presenza di pioggia e neve durante la salita.

Con la sua altitudine, il Kilimangiaro è abbastanza alto da crearsi un proprio clima peculiare. Essendo molto vicino all’equatore, gli alisei che arrivano dall’Oceano Indiano portano con loro umidità: una volta incontrata la montagna, i venti vanno verso la vetta, raffreddandosi alle altitudini maggiori, creando precipitazioni di pioggia e neve.

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Le temperature del Kilimangiaro suddivise per zone

Il Kilimangiaro è suddiviso in varie zone climatiche. In base a dove ti troverai, potrai notare che il tempo cambia notevolmente, anche in un solo giorno. 

Zona di coltivazione

Altitudine: 800 – 1.800 metri
Precipitazioni: 500 – 1.800 mm

Durante l’avvicinamento in bus al cancello da cui inizierai la scalata, passerai attraverso la zona chiamata “di coltivazione” perché punteggiata di villaggi e fattorie. Molti dei portantini, cuochi e guide che ti accompagnano fino in vetta al Kilimangiaro vivono in questi villaggi.

La zona di coltivazione è tra le più piovose. È piena di fiumi che nascono dai ghiacciai della cima della montagna. Puoi ben capire come le condizioni climatiche siano perfette per l’agricoltura. I prodotti più comuni sono caffè e frutta, in particolare avocado, mango e banane.

Foresta pluviale

Altitudine: 1.800 – 2.800 metri
Temperature diurne: 20 – 30°C
Temperature notturne: 5 – 15°C
Precipitazioni: 1.000 – 2.000 mm

Qualunque via sceglierai per scalare il Kilimangiaro, il tuo primo giorno di camminata sarà attraverso la foresta pluviale. Preparati con vestiti impermeabili perché questa zona è molto umida. Le temperature sono abbastanza miti e questo tratto di scalata sarà abbastanza piacevole.

Passerai attraverso una foresta fitta e con molte specie vegetali, con ogni sfumatura di verde intorno a te. Ci sono talmente tanti alberi che farai quasi fatica a vedere il cielo!

Più comuni sono invece gli animali: è sicuramente la zona con più probabilità di avvistare la fauna del Kilimangiaro, soprattutto le blue monkeys e le colobus monkeys.

Brughiera

Altitudine: 2.800 – 4.000 metri
Temperature diurne: 10 – 20°C
Temperature notturne: 0 – 10°C
Precipitazioni: 500 – 1.300 mm

Il secondo giorno della scalata è nella zona della brughiera. La foresta lascia spazio a uno scenario più aperto appena raggiunti i 2.800 metri di altitudine. Le temperature sono abbastanza imprevedibili a seconda del periodo dell’anno, con massime giornaliere fino a 20°C e minime notturne intorno allo 0°C.

Continuando a salire passerai dagli arbusti alle alte erbe verdi e gialle tipiche della brughiera del Kilimangiaro.

In questa zona inizierai anche a essere, a volte, più in alto delle nuvole. Questo significa una vista spettacolare di giorno e un cielo stellato incredibile di notte.

Deserto alpino

Altitudine: 4.000 – 5.000 metri
Temperature diurne: 0 – 5°C
Temperature notturne: -10 – 0°C
Precipitazioni: 100 – 200 mm

La prossima zona è quella del deserto alpino: ti renderai conto immediatamente il motivo per cui + considerata un deserto. Pochissime piante riescono a crescere con le temperature intorno agli 0°C, le poche precipitazioni e il forte sole durante il giorno.

Troverai rocce vulcaniche di ogni forma, una testimonianza dell’antica attività eruttiva del Kilimangiaro.

Nella zona del deserto alpino vedrai quasi costantemente la cima svettare sopra di te. Inizierai anche a distinguere bene i ghiacciai che si trovano più in alto. Preparati con vestiti pesanti per tenerti caldo quando non batte il sole.

Zona artica

Altitudine: sopra i 5.000 metri
Temperature diurne: -10 – 0°C
Temperature notturne: -20 – -5°C
Precipitazioni: 50 – 100 mm

Non passerai molto tempo nell’ultima zona climatica del Kilimangiaro, quella artica. La affronterai solo durante la summit night, quando lascerai Barafu Camp o Kibo Hut Camp e durante la notte affronterai gli ultimi 1.000 metri di dislivello vino alla cima del continente africano.

Ti arrampicherai su un pendio reso scivoloso dalla ghiaia, fino all’ultimo cratere: da qui una camminata quasi in piano fino a Uhuru Peak. Il vantaggio di farlo la notte è che il gelo terrà un po’ insieme la ghiaia, dandoti una base d’appoggio migliore per i tuoi scarponi.

La zona artica è ovviamente la più fredda ed è spesso battuta da un forte vento gelido. Dovrai portare vestiti pesanti e impermeabili per rimanere al caldo, senza dimenticare le mani, soprattutto se usi i bastoncini da trekking.

Il meteo sul Kilimangiaro: variazioni stagionali

Il clima sul Kilimangiaro cambia a seconda del periodo dell’anno in cui fai la scalata. Durante i mesi di aprile e maggio troverai più pioggia del solito, quindi meglio scegliere il Northern Circuit o la Rongai Route. La stagione secca è quella che va da giugno a ottobre. Infine, tra gennaio e marzo troverai le temperature più basse.

Per approfondire, leggi la guida su quando andare sul Kilimangiaro.

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